UDINE (mercoledì 26 giugno 2024) – La ferita rimediata al capo dopo aver battuto la testa a terra in seguito al pugno ricevuto, è stata letale per Shimpei Tominaga. L’uomo giapponese era stato coinvolto in un brutale pestaggio nella notte fra venerdì 21 e sabato 22 giugno, tra via Pelliccerie e via Paolo Sarpi.
di Riccardo Saccoccia
Pare che l’uomo sia rimasto coinvolto perché avrebbe tentato di sedare una rissa tra cinque giovani in pieno centro città, per poi essere aggredito dal gruppo. La Polizia di Udine è poi riuscita a porre in stato di fermo i cinque responsabili dell’aggressione.
Dopo l’aggressione Tominaga, che si trovava fuori assieme a un amico – anche lui coinvolto nella rissa, ma rimasto ferito solo in maniera lieve – che lavora in un ristorante cittadino, è stato condotto d’urgenza al reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia in condizioni critiche.
I medici hanno tentato di salvargli la vita, ma non è stato possibile. Lascia la moglie Chinatsu e il figlio di 13 anni. Mentre Shimpei stava vivendo a Udine – si occupava di export di arredamento made in Italy con il paese del Sol Levante – i suoi cari erano tornati nella terra d’origine da due anni, nella città di Kawasaki, 30 chilometri a sud di Tokyo.
Ieri c’è stato l’arrivo dei suoi cari e oggi la constatazione della morte cerebrale. Tominaga arrivò in Italia da piccolo stabilendosi a Roma, assieme al padre Kenichi, che si occupò per primo della commercializzazione nel nostro Paese dei cartoni animati giapponesi.
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