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Export del Friuli Venezia Giulia cresce del 3,7% grazie alla cantieristica navale

(Friuli Venezia Giulia, 11 settembre 2024) Nonostante una contrazione nei settori metallurgico e meccanico, l’export del Friuli Venezia Giulia è aumentato del 3,7% nel primo semestre 2024, grazie all’impennata nella cantieristica navale

di Paola Capitanio


Nel primo semestre del 2024, l’export delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha registrato un incremento del 3,7%, raggiungendo un valore complessivo di 9,9 miliardi di euro. Questa crescita, pari a 350 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023, rappresenta una boccata d’ossigeno in un contesto nazionale ed europeo in difficoltà, dove si è registrata una contrazione dell’1,1% a livello nazionale e dell’1,4% nel Nordest. Tuttavia, dietro questo dato positivo si nasconde una realtà più complessa.

Il principale traino per l’aumento dell’export regionale è rappresentato dalla cantieristica navale, un settore caratterizzato da una forte variabilità. Nel 2024, la cantieristica ha raggiunto i 1,7 miliardi di euro, a fronte dei meno di 400 milioni del 2023. Senza questo contributo, però, l’export del Friuli Venezia Giulia avrebbe subito un crollo del 10,4%, evidenziando difficoltà nei settori più tradizionali. Metallurgia (-12,7%), meccanica strumentale (-13,1%) e mobili (-5,1%) hanno mostrato segnali preoccupanti, sintomo di una crisi strutturale che colpisce molte delle imprese regionali.

La situazione non è uniforme sul territorio. L’ex provincia di Gorizia è stata la più performante, con un incremento dell’export del 132,9%, seguita da Trieste (+2,3%). Al contrario, Udine ha segnato la flessione più pesante (-11,9%), mentre Pordenone ha subito un calo del 4,3%.

Le destinazioni geografiche dell’export raccontano una storia di contrasti. I flussi verso i Paesi extra UE sono aumentati del 18,6%, in particolare verso Stati Uniti (+119,3%) e Regno Unito (+133%), sempre grazie alla cantieristica. Al contrario, i principali partner europei, come Germania (-12,6%), Francia (-9,1%) e Austria (-16,5%), hanno registrato contrazioni significative. Solo la Polonia ha mostrato una dinamica positiva (+8%) grazie all’export di prodotti metallurgici.

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Last modified: Settembre 12, 2024
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