(03 gennaio 2025, Ampezzo ) Le caserme di Ampezzo e Comeglians rischiano la chiusura per la mancata definizione dei contratti di locazione, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza nelle aree montane
di Paola Capitanio
Le caserme dei Carabinieri di Ampezzo e Comeglians, punti di riferimento per la sicurezza nelle zone montane, rischiano di chiudere i battenti. Il contratto di locazione degli immobili, scaduto il 31 dicembre 2024, non è stato rinnovato a causa di una disputa tra i proprietari e la Prefettura di Udine, legata all’esosa richiesta di un aumento pari al doppio del canone attuale.
Le conseguenze di uno sfratto:
Gabriele Camilli, segretario regionale aggiunto di Unarma FVG, sottolinea il pericolo di una perdita di sicurezza per i cittadini e di un aggravio delle difficoltà logistiche per i carabinieri. Spostare i Comandi in altre stazioni significherebbe allungare i tempi di intervento, con percorsi su strade tortuose che potrebbero richiedere fino a un’ora.
Marco Gaetano Garzia, vice segretario generale provinciale di Unarma Udine, evidenzia anche il problema dell’idoneità delle strutture alternative, spesso edifici datati e poco adatti a ospitare ulteriori reparti. Inoltre, la chiusura potrebbe portare i carabinieri a richiedere trasferimenti, alimentando l’incertezza e lo stress tra il personale.
Carenze strutturali e territoriali:
Le stazioni di Ampezzo e Comeglians coprono ampie aree montane difficili da raggiungere, con la stazione di Ampezzo che gestisce il territorio più vasto della Compagnia di Tolmezzo. Giada Fatale, segretaria aggiunta per la provincia di Udine, richiama l’attenzione sulle implicazioni umane dello sfratto, tra cui il trasloco improvviso e le difficoltà di riorganizzare la vita familiare.
Il ruolo delle istituzioni locali:
Nonostante le richieste della Prefettura, i comuni non hanno ancora identificato soluzioni adeguate. Il sindaco di Ampezzo ha mostrato interesse ad acquistare l’immobile della caserma, ma non ci sono sviluppi concreti.
La chiusura delle caserme rappresenterebbe un duro colpo per la sicurezza e il rapporto diretto tra forze dell’ordine e comunità locali, rendendo necessario un intervento urgente per scongiurare questo scenario.
Last modified: Gennaio 3, 2025