Udine (giovedì, 24 aprile 2025)–Dopo il rinvio a giudizio del sindaco di Preone, la Regione accelera su nuove misure a tutela di sindaci e volontari impegnati nella Protezione civile
di Mara Vidon
Dopo il caso del sindaco di Preone, rinviato a giudizio per omicidio colposo in seguito alla morte di un volontario della Protezione civile, la Regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato tre importanti iniziative a tutela dei volontari della Protezione civile e dei sindaci coinvolti in attività di emergenza. A illustrarle è stato l’assessore regionale Riccardo Riccardi, durante l’incontro straordinario convocato martedì 23 aprile nell’auditorium Comelli della Regione a Udine, alla presenza dei sindaci dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, dei coordinatori dei Gruppi comunali e dei presidenti delle associazioni di volontariato di Protezione civile.
Il primo punto riguarda una proposta di legge, attualmente in fase di elaborazione da parte dell’Avvocatura regionale, che prevede l’intervento sulle spese legali a favore di volontari della Protezione civile o sindaci in caso di procedimenti giudiziari. L’obiettivo è garantire un supporto concreto e prevenire il rischio che queste figure, spesso impegnate in prima linea, si trovino a dover rispondere economicamente in situazioni complesse.
Il secondo tema affrontato è la richiesta di stralcio del decreto legislativo 81/2008, il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, che oggi si applica anche al volontariato con modalità ritenute inadeguate. Su questo punto, la Regione avvierà oggi un confronto tecnico con il Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Infine, Riccardi ha espresso il sostegno della Regione alla proposta del ministro della giustizia Nordio di una revisione del diritto penale in tema di responsabilità e colpa per operatori della sicurezza, forze dell’ordine e volontari.
Durante l’incontro, i sindaci, tramite Anci, hanno annunciato l’intenzione di sospendere le attività di Protezione civile nei Comuni fino all’approvazione di misure di tutela. Riccardi ha definito la scelta “comprensibile”, pur distinguendo tra attività ordinarie ed emergenze straordinarie.
“La norma dovrà essere vagliata dalla Commissione degli assessori di Protezione civile, poi dai presidenti di Regione e infine approderà a Palazzo Chigi: il Friuli Venezia Giulia si sta spendendo da settimane in questa direzione e saremo molto contenti se tutti si unissero a questa azione che sfocerà in una relazione al Dipartimento di tutte le Regioni e Protezioni civili d’Italia, indipendentemente dalle appartenenze”, ha concluso Riccardi.
Last modified: Aprile 24, 2025