Scritto da 3:14 pm Udine, Cronaca, Top News

Caso De Paoli: si teme una condanna che faccia da precedente

Udine (venerdì 11 aprile)–Il sindaco di Preone rinviato a giudizio per omicidio colposo dopo la morte di un volontario. La comunità sotto shock

di Mara Vidon

Rinviati a giudizio per omicidio colposo. E’ questa la decisione presa dal Gup, Roberta Paviotti, nella giornata di ieri nei confronti del sindaco di Preone, Andrea Martinis, e del coordinatore della Protezione Civile del luogo, Renato Valent.

Il caso riguarda la morte del volontario Giuseppe De Paoli, travolto da una ceppaia mentre stava lavorando in un bosco a Verzegnis, il 29 luglio 2024, per mettere in sicurezza l’area colpita da un’ondata di maltempo. La vittima, 74 anni, era un ex vigile del fuoco in pensione e collaborava da tempo come volontario nella Protezione Civile.

Per i due imputati non è stata accolta la richiesta di non luogo a procedere: l’accusa ritiene che abbiano esposto i volontari a un’operazione pericolosa senza fornire loro la formazione e le attrezzature adeguate.

All’esterno dell’Aula del Tribunale di Udine, una decina tra sindaci e vicesindaci della Carnia hanno manifestato il proprio sostegno a Martinis, esprimendo preoccupazione per una possibile condanna che, a loro dire, potrebbe mettere in crisi l’intero sistema della Protezione Civile basato sul volontariato.

Sul caso è intervenuto anche l’assessore regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, criticando una normativa che, a suo avviso, mette a rischio chi offre il proprio tempo gratuitamente al servizio della comunità. L’assessore auspica un intervento normativo più incisivo, considerato che le modifiche introdotte finora non sembrano sufficienti a evitare conseguenze giudiziarie che rischiano di minare l’intero sistema del volontariato.

Condividi la notizia:
Last modified: Aprile 11, 2025
Close