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Cavi scoperti, sovraffollamento e muffa: marcia silenziosa e digiuno per le condizioni dei detenuti nel carcere di Udine

(30 ottobre 2024, Udine) Le condizioni igienico-sanitarie nella prima sezione del carcere di Udine, caratterizzate da muffa, fili scoperti e sovraffollamento, hanno suscitato un’ondata di protesta guidata dai garanti Andrea Sandra e Franco Corleone

di Paola Capitanio

Il tema delle condizioni igienico-sanitarie nel carcere di Udine si riaccende con un’iniziativa popolare e una marcia silenziosa a sostegno delle persone detenute. I due garanti, Andrea Sandra e Franco Corleone, hanno più volte denunciato il degrado della struttura, evidenziando problemi come sovraffollamento, muffa, fili elettrici scoperti e mancanza di scarichi adeguati. Questi problemi rappresentano un rischio sanitario che viola il diritto alla salute, tutelato dall’art. 32 della Costituzione.

Nonostante alcune promesse d’intervento, la situazione resta critica. Corleone ha deciso di intraprendere un digiuno simbolico per sensibilizzare ulteriormente le autorità e la cittadinanza, sottolineando la necessità di strutture mediche adeguate e di condizioni che garantiscano il benessere dei detenuti, inclusi coloro che soffrono di gravi patologie fisiche e mentali. L’auspicio è che, entro il seminario “Udine controcorrente” del 7 novembre, vi sia un impegno concreto per un cambio di rotta.

Il 21 dicembre, una marcia silenziosa dal Duomo al carcere, programmata per celebrare la conclusione dei lavori del Polo culturale e della nuova Biblioteca, avrà anche lo scopo di riunire la comunità e sollecitare ulteriori interventi per il carcere. L’iniziativa mira a sensibilizzare sulla necessità di promuovere il reinserimento sociale delle persone detenute, evitando uno stigma perpetuo.

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Last modified: Ottobre 31, 2024
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