(Udine, 15 gennaio 2025) La vendita dei biglietti per la partita del 26 gennaio è vietata ai residenti nel Lazio. Francesco Lotito, presidente di Federtifosi, critica duramente il provvedimento e annuncia ricorso al tribunale
di Paola Capitanio
Scoppia la polemica dopo la decisione del prefetto di Udine di vietare la vendita dei biglietti ai residenti nella regione Lazio per la partita Udinese-Roma, in programma domenica 26 gennaio allo stadio Friuli. Il provvedimento, motivato come misura preventiva di sicurezza, ha suscitato l’indignazione di tifosi e associazioni di categoria.
Francesco Lotito, presidente di Federtifosi e del centro di coordinamento dei club dei tifosi della Roma, ha definito la decisione “immotivata e sbagliata”. “Non ci sono mai stati problemi tra le tifoserie di Udinese e Roma. Anzi, c’è un rapporto di stima e amicizia. Questo divieto è una punizione collettiva per episodi che non hanno nulla a che fare con questa partita,” ha dichiarato Lotito, riferendosi ai presunti incidenti avvenuti prima del derby Roma-Lazio, che secondo lui non giustificano tali misure.
Federtifosi ha annunciato un ricorso al TAR per chiedere la sospensione del provvedimento, seguendo l’esempio del caso Monza-Fiorentina, dove il tribunale ha accolto un’istanza simile. Lotito ha anche chiesto un incontro urgente con le istituzioni del calcio per discutere di misure preventive più equilibrate, sottolineando l’importanza di garantire ai tifosi una partecipazione sicura e ordinata agli eventi sportivi.
Anche Giuseppe Marcon, presidente dell’Associazione Udinese Club, ha espresso disappunto per il divieto: “Ci dispiace molto non poter accogliere i tifosi giallorossi con cui abbiamo sempre avuto rapporti positivi. Non c’era nulla che giustificasse una simile decisione.”
Con soli 11 giorni alla partita, si attende di capire se il divieto sarà revocato o se rimarrà in vigore, privando molti tifosi di vivere dal vivo un incontro che, per anni, è stato un esempio di fair play sugli spalti.
Last modified: Gennaio 15, 2025
