(30 ottobre 2024, Udine) Il Pil del Friuli Venezia Giulia cresce meno del previsto, con stime di +0,7% nel 2024 e +0,6% nel 2025. Confindustria Udine sottolinea l’impatto di consumi e manifattura deboli e l’incertezza globale
di Paola Capitanio
Il Pil del Friuli Venezia Giulia, sebbene in crescita, registra una performance inferiore rispetto alle stime di luglio, a causa dell’andamento dei consumi e del comparto manifatturiero. Le previsioni aggiornate a ottobre 2024 dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Prometeia indicano un incremento del Pil regionale dello 0,7% per quest’anno e dello 0,6% per il 2025. Nonostante la revisione al ribasso, il ritmo di crescita rimane superiore alla media pre-pandemica.
Per quanto riguarda i consumi, si prevede una crescita limitata allo 0,4% nel 2024, trainata dal rafforzamento del mercato del lavoro e dalle retribuzioni in aumento, seppur frenata da una maggiore propensione al risparmio. Anche gli investimenti, in decelerazione rispetto agli anni precedenti, si attestano al 2,3% nel 2024 e potrebbero subire una contrazione nel 2025 a causa della riduzione degli incentivi per il settore delle costruzioni.
Sul versante delle esportazioni, dopo un 2023 in calo, si stima una ripresa nel 2024 e nel 2025, rispettivamente del +2,8% e del +3,5%, superando le previsioni di crescita del commercio globale. Tuttavia, le incertezze legate ai conflitti internazionali e al rallentamento economico della Germania e della Cina pesano sulle prospettive regionali.
Michele Nencioni, direttore generale di Confindustria Udine, ha dichiarato: “Per sostenere la crescita è fondamentale puntare su produttività e valore aggiunto, investendo sulla digitalizzazione e sulla transizione ecologica. Solo così si potrà garantire una crescita solida e duratura, in linea con le nuove strategie industriali dell’Ue.”
Last modified: Ottobre 31, 2024