(7 gennaio 2025, Udine) Divisioni tra Lega e Fratelli d’Italia su sanità e riforma elettorale scuotono la maggioranza regionale, con critiche dal PD per le priorità disattese
di Paola Capitanio
La maggioranza di centrodestra in Friuli Venezia Giulia è attraversata da tensioni su temi cruciali come il piano oncologico regionale e la riforma elettorale per l’introduzione del terzo mandato per i presidenti di regione. Lega e Fratelli d’Italia sono ai ferri corti: la Lega spinge per approvare la riforma entro giugno, mentre FdI frena, ritenendo che il tema debba essere affrontato prima a livello nazionale. Il piano oncologico regionale è un altro terreno di scontro, con Fratelli d’Italia che chiede modifiche alle proposte avanzate.
Il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Diego Moretti, ha criticato duramente queste divisioni, definendole “giochi di potere” che distolgono l’attenzione dai problemi reali di imprese e cittadini. Secondo Moretti, la sanità, il sociale e l’economia del Friuli Venezia Giulia richiedono interventi concreti e non un dibattito sterile che rischia di danneggiare la comunità regionale.
Anche la segretaria regionale del PD, Caterina Conti, ha attaccato la maggioranza, accusandola di essere intrappolata in giochi politici e baratti che penalizzano i cittadini. Conti ha evidenziato come il 2025 si prospetti difficile per famiglie e imprese, con sfide come la stagnazione economica, l’aumento delle bollette e la crisi della sanità pubblica. La democrazia, sottolinea Conti, richiede partecipazione e coinvolgimento, elementi che la destra regionale avrebbe invece compromesso.
Le tensioni interne alla maggioranza hanno portato al rinvio di incontri strategici, come quello per definire le candidature per le comunali di Pordenone e Monfalcone. Intanto, la comunità regionale guarda con apprensione a una situazione politica che rischia di allontanare ulteriormente le soluzioni necessarie per affrontare le emergenze quotidiane.
Last modified: Gennaio 8, 2025