Go!2025: critiche sui ritardi e investimenti controversi a 100 giorni dall’inizio

(28 ottobre 2024, Gorizia) A cento giorni dall’avvio di Go!2025, il consigliere Diego Moretti critica l’amministrazione per i ritardi e le scelte di investimento. Tra cantieri aperti, questioni di ricettività e polemiche sui fondi, l’opposizione chiede maggiore attenzione per un evento internazionale cruciale.

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A meno di cento giorni dall’inizio di Go!2025, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Diego Moretti, solleva forti critiche sull’operato dell’amministrazione di Gorizia, in particolare per i ritardi nei cantieri e le decisioni di investimento. L’evento, che promette di attrarre un numero significativo di turisti, sembra secondo Moretti essere avvolto da incertezze e contraddizioni. Le previsioni turistiche elevate di alcuni esponenti locali, come i tre milioni di visitatori citati da Ziberna e l’ex assessore Gibelli, contrastano con le stime più modeste di Nova Gorica, che si aspetta circa un milione di presenze.

Moretti solleva inoltre dubbi sull’efficacia degli investimenti fatti, come i 2,5 milioni destinati all’aeroporto Duca d’Aosta, che potrebbe non avere i fondi o le autorizzazioni necessarie per ospitare i grandi eventi previsti. Allo stesso tempo, gli eventi principali, come i concerti di Alanis Morissette e Sting, avranno luogo in altre località come Villa Manin e la Casa Rossa, sollevando interrogativi sull’utilità di questi investimenti. Anche il tema della ricettività è critico: nonostante i fondi stanziati per incentivare l’ospitalità, si teme che Gorizia non sia attrezzata per accogliere un afflusso così importante, delegando la gestione ai territori limitrofi.

In merito alla sicurezza, Moretti accusa il sindaco Ziberna di incoerenza riguardo ai controlli ai confini, che rimarranno in vigore, e critica le spese per la galleria Bombi. Secondo Moretti, sarebbe necessaria una gestione più concreta e pragmatica, capace di valorizzare l’occasione rappresentata da Go!2025, considerata troppo rilevante per la regione per rischiare di essere sprecata con scelte inadeguate.