(10 Novembre 2024, Udine) L’11 novembre, festa di San Martino, è tradizionalmente legata alle celebrazioni agricole, ma in alcune leggende si associa anche alla figura del tradito, celebrato come protetto dal santo. Tra sagre, fiere e racconti popolari, la giornata unisce storia, tradizione e cultura contadina
di Paola Capitanio
L’11 novembre è una data particolarmente sentita in Italia, non solo per il tradizionale “Estate di San Martino”, ma anche per una curiosa connessione con i “cornuti”, ossia le persone che hanno subito un tradimento. Molto più conosciuta e celebrata è la parte agricola della festività, che segna la fine dei lavori nei campi e il rinnovo dei contratti agricoli, ma pochi sanno che lo stesso giorno è dedicato, in modo curioso e ironico, a chi ha visto il proprio amore tradito.
L’origine della festa è legata a San Martino di Tours, un santo che, secondo la leggenda, nel 332 d.C., mentre era ancora un giovane soldato, donò metà del suo mantello a un mendicante infreddolito, da cui si narra che poi scaturì una miracolosa apparizione di Gesù. Questo atto di carità è stato tramandato come simbolo di generosità e pietà, tanto che San Martino divenne anche patrono dei soldati, dei pellegrini e, in alcune tradizioni, degli osti e degli ubriachi.
Oltre alla carità, San Martino è legato a una serie di tradizioni agricole, in particolare nelle regioni italiane dove si celebrano le fiere e le sagre autunnali. È il periodo della vendemmia, del vino novello, delle castagne e dei piatti tipici della macellazione del maiale. Si tratta di una festa che celebra i frutti della terra e le abbondanti raccolte.
Ma il legame di San Martino con i “cornuti” nasce da un’altra tradizione. Le leggende raccontano che, durante il periodo delle fiere, tra il vino e i festeggiamenti, molti mariti si allontanavano dalle loro mogli per partecipare ai mercati e alle celebrazioni. Così, le mogli, rimaste sole, venivano viste come protagoniste di infedeltà, e si pensò che il santo potesse proteggere i traditi in amore. A questa versione si aggiunge anche il simbolismo delle corna del bestiame, esposte durante la transumanza o nelle fiere autunnali.
L’11 novembre, quindi, è un giorno che racchiude in sé tradizioni contrastanti: da un lato la gioia delle feste contadine e dei raccolti, dall’altro la figura del tradito, simbolo di un amore infedele, e un curioso legame con la cultura popolare che ha trasformato San Martino in patrono anche dei cornuti. La festività, così ricca di significati, continua ad essere celebrata con eventi e sagre in tutta Italia, mantenendo vive tradizioni che affondano le radici nella storia e nella cultura del nostro paese
Last modified: Novembre 7, 2024