(9 ottobre 2024, Udine) La Guardia di Finanza di Palmanova ha scoperto un sistema di frode fiscale orchestrato da 28 imprese cinesi in provincia di Udine. Le aziende emettevano fatture false per operazioni inesistenti, evadendo circa 2 milioni di euro. Due persone sono state denunciate
di Paola Capitanio
La Guardia di Finanza della Tenenza di Palmanova ha scoperto un sistema di evasione fiscale messo in atto da una rete di 28 imprese cinesi operanti in provincia di Udine. L’indagine, che ha portato alla luce un’evasione di circa 2 milioni di euro, ha rivelato l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le aziende coinvolte, tutte gestite da soggetti cinesi, erano prive della struttura organizzativa necessaria per operare nel settore commerciale. Secondo quanto emerso dai controlli, si trattava di società “fantasma” che emettevano documenti contabili fittizi per abbassare l’imponibile fiscale delle aziende che le utilizzavano.
Le indagini sono iniziate con il monitoraggio di un bazar locale, i cui rapporti commerciali hanno destato sospetti. Attraverso un controllo incrociato tra fornitori e clienti, la Guardia di Finanza ha scoperto che le 28 imprese non avevano immobili o personale adeguato per svolgere attività commerciale reale. L’operazione fittizia consisteva nell’emissione di fatture senza che vi fosse un effettivo passaggio di merci. Questo sistema fraudolento era finalizzato a mascherare operazioni illecite e permetteva alle aziende beneficiarie di ridurre la base imponibile dichiarata, evadendo così le tasse.
Le fatture emesse da queste “cartiere” venivano inserite nei bilanci di imprese compiacenti, consentendo loro di dedurre costi inesistenti e ottenere un vantaggio fiscale illecito. Le operazioni hanno portato all’individuazione di circa 2 milioni di euro sottratti al fisco, oltre a un milione di euro di omessi versamenti.
Due persone sono state denunciate per il ruolo svolto all’interno della rete di evasione fiscale.
Last modified: Ottobre 11, 2024