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Scoperte archeologiche in Mesopotamia: edifici di élite e ceramiche di 8000 anni fa grazie all’Università di Udine

(8 gennaio 2025) La missione archeologica dell’Università di Udine scopre edifici neolitici e ceramiche antiche nella piana di Navkur, portando nuova luce sulla storia della Mesopotamia

di Paola Capitanio


Archeologi dell’Università di Udine, in collaborazione con la Direzione delle Antichità di Dohuk, hanno realizzato scoperte straordinarie nella piana di Navkur, Kurdistan, durante la campagna di scavi del progetto “Asingeran Excavation Project”. Le indagini hanno portato alla luce due edifici di epoca neolitica, denominati Rectangular Mudbrick Building e White Building, e resti ceramici risalenti a oltre 8000 anni fa.

I due edifici, situati sulla cima di una collina nel sito di Asingeran, appartenevano all’élite dell’epoca e offrono preziose informazioni sulla complessità sociale del periodo. Nel vicino sito di Kanispan, gli archeologi hanno scoperto tracce delle primissime forme di produzione ceramica, abbinate alla lavorazione di cereali coltivati localmente.

Secondo il professor Marco Iamoni, direttore della missione, queste scoperte permettono di indagare i processi che hanno trasformato le prime società agricole egalitarie in insediamenti complessi, con gerarchie sociali e specializzazioni lavorative. Il sito di Asingeran, occupato ininterrottamente dal Neolitico fino all’inizio del III millennio a.C., rappresenta un caso studio fondamentale per comprendere l’evoluzione socio-economica della Mesopotamia Settentrionale.

Le ricerche proseguiranno con l’analisi dei reperti ceramici, paleobotanici e del DNA, in collaborazione con le Università di Bologna e Padova e il Museo Nazionale di Danimarca. Questi studi aiuteranno a ricostruire il tessuto sociale delle prime comunità agricole e le strategie di sussistenza della piana di Navkur.

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Last modified: Gennaio 9, 2025
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