(12 gennaio 2025, Carnia) La Carnia continua a confermarsi una delle aree più sismicamente attive del Friuli Venezia Giulia, con 380 terremoti rilevati negli ultimi 12 mesi e 43 nell’ultimo mese
di Paola Capitanio
La Carnia si conferma una delle aree a maggiore rischio sismico del Friuli Venezia Giulia. Secondo i dati rilasciati dall’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), negli ultimi 12 mesi sono state registrate 380 scosse, di cui 43 solo nell’ultimo mese. Gli eventi sismici si concentrano principalmente nel territorio montano della Carnia, caratterizzato da una pericolosità sismica elevata.
I dati più recenti
Nell’ultima settimana si sono verificati 12 terremoti nel raggio di 30 chilometri dall’epicentro principale. Solo oggi, 12 gennaio 2025, sono state registrate tre scosse nella stessa area. Il sisma più forte dell’ultimo anno è avvenuto a Socchieve, con una magnitudo di 4.6, ed è stato avvertito chiaramente fino a Trieste.
La sismicità della Carnia
Le immagini e i dati diffusi dall’OGS mostrano una concentrazione significativa di eventi sismici nel territorio montano della Carnia. Questa regione, storicamente colpita da terremoti di rilievo, è da sempre monitorata costantemente per la sua alta attività sismica. I dati raccolti sono fondamentali per comprendere i fenomeni e prevenire i rischi associati.
Il ruolo della ricerca
L’OGS, con le sue attività di monitoraggio e ricerca, contribuisce a mappare la sismicità del Friuli Venezia Giulia, fornendo informazioni utili per la protezione civile e le amministrazioni locali. Il continuo studio dei dati sismici aiuta a migliorare la comprensione dei fenomeni geologici della regione e a sviluppare strategie per ridurre l’impatto di eventuali terremoti futuri.
I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni della protezione civile e a informarsi sulle norme di sicurezza, in modo da affrontare al meglio eventuali emergenze.
Last modified: Gennaio 13, 2025
