UDINE (sabato 29 giugno 2024) – Tra il 2017 e il 2021 avevano truffato la Croce Rossa Italiana di Udine per 350mila euro con il sistema dei finti pieni di benzina. Ora, come riporta anche l’emittente locale Telefriuli sul proprio sito, sono stati condannati al risarcimento del maltolto.
di Luca Bovio
La sentenza del Tribunale di Udine, nella persona della giudice Paola Turri, impone al 48enne udinese Massimiliano Quaino, ex responsabile dell’autoparco della Croce Rossa, e ai coniugi Andrea Mauro e Catia Zuttion, 54 e 51 anni di Bagnaria Arsa, titolari di un distributore nel capoluogo friulano, di pagare 20mila euro a testa di risarcimento e impiegare 16 ore settimanali a testa per 18 mesi tra servizi socialmente utili e volontariato.
Secondo quanto emerge dai verbali del processo, i tre avrebbero fatto figurare pieni di carburante fittizi a quattro veicoli rottamati e ad un quinto utilizzato pochissimo. I rifornimenti venivano accreditati sulla carte di credito della Croce Rossa. Ad accorgersi dell’ammanco fu il nuovo responsabile del parco mezzi, la cui denuncia diede il via alle indagini dei carabinieri che portavano all’arresto dei tre.
Commenta così la chiusura del processo l’avvocato della Croce Rossa di Udine Vincenzo Cinque: “I 60mila euro sono un risarcimento parziale. Per il resto agiremo in sede civile“.
Tag: croce rossa, pieni di benzina, udine Last modified: Giugno 30, 2024
